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Cronaca dal Portogallo. A Luso gran partecipazione da tutta Europa

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Dopo cinque giorni intensi di gare, si conclude la Coppa Europa 2014 tenutasi a Luso, in Portogallo. Un campionato che ha visto ancora una volta gli atleti italiani come protagonisti.
Nella giornata di giovedì, un podio Jeunesse femminile tutto azzurro con Tea Abatini al primo posto, al termine di una sorprendente rimonta, Federica Vico al secondo e Sara Contardo al terzo posto.
Nella categoria Jeunesse maschile, invece, il primo posto va a Francesco Torre e il secondo ad Alberto Peruch. Da segnalare, inoltre, la vittoria della coppia danza Mini Inglese Mackenzie-Rust, allenati dalla nostra Alessandra Sain, trasferitasi da tempo nel Regno Unito.
Dopo la giornata del venerdì, dedicata internamente alle danze obbligatorie, il sabato si carica nuovamente di adrenalina con le danze libere. Anche qui dobbiamo segnalare il trionfo degli atleti azzurri. Nella categoria Cadetti, Alessia Orsi al primo posto e Asia Bordon al secondo posto, seguite dal portoghese Francisco Silva, al terzo posto, e da Giovanni Piccoloantonio, posizionatosi quinto.
Podio tricolore nel Junior Femminile Solo Dance, con Flavia Penso al primo posto, Ludovica Delfino al secondo, e Alice Cenzon al quarto posto, subito dietro alla portoghese Carolina Valera.
Nella categoria Junior Solo Dance Maschile, la prima posizione va a Dario Milos, allenato da Mario Vitta. Primo e secondo posto, nella categoria Senior Femminile, rispettivamente, per Tiziana Cattozzo e Camilla Brusa, seguite da Diana Ascençao, nota atleta portoghese sostenuta da un calorosissimo pubblico locale, e da Martina Tosini in quarta posizione.
Nei maschi Senior, invece, terzo posto per Marco Pescatori, al primo anno in questa categoria, e quarto posto per Alessandro Bosso, dietro i portoghesi Pedro Walgode e Ricardo Martins, rispettivamente in prima e seconda posizione.
Con una variopinta cerimonia di chiusura, si conclude la Coppa Europa: un’edizione, questa del 2014, particolarmente intensa, e ineccepibile dal punto di vista organizzativo, e contraddistinta, a lato del trionfo azzurro, da una significativa crescita delle compagini spagnola e portoghese.

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