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Ultimo capitolo di “Nelle mani del destino”. Gli scritti di Massimo Carraro dai fogli al movimento

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renovatio pattinaggio

I brani scritti da Massimo Carraro hanno disegnato la nuova coreografia del piccolo gruppo Renovatio.
Come gli scorsi due capitoli, nel terzo capiamo che il racconto non può finire nelle prossime righe ma che continuerà in una nuova forma di lettura: quella del pattinaggio artistico.

Vi diamo quindi appuntamento per l’anteprima di “Nelle mani del destino” a domenica 8 febbraio ore 18.00 presso gli impianti sportivi Enrico e Riccardo dell’Orto a Sarcedo VI. La società ASD Gruppo Pattinaggio Sarcedo ospiterà 20 nuove coreografie tra cui anche quella del Cristal Skating Team, vedremo in pista un totale di 190 atleti.

Buona ultima lettura

 

Capitolo 3

Il destino

Era scritto.

L’idea di portare via a Chris e Jes i loro sogni non mi piaceva. Avevano un talento indiscutibile e il mio piano per loro era assolutamente il più giusto.

Di me si dice sia un freddo calcolatore, assolutamente indifferente alle emozioni; devo ammettere che nella maggior parte dei casi è così.

Ma con loro due era diverso.

Quando ho appoggiato la mia mano su quella di Chris, quando gli ho impedito di ottenere il suo ruolo, ho chiuso gli occhi. Ho sentito quella vibrazione e per un attimo ho dubitato.

Con Jes è stato ancora più difficile. Non si trattava di farle commettere un errore. Ho cominciato a definire il suo percorso fin dalla sua nascita. Ho guidato ogni suo passo ed ogni sua linea.

Era arrivato il momento di farli incontrare.

Erano perfetti l’uno per l’altra: lui la vibrazione e lei la forma.

Il primo incontro fu all’angolo tra la quinta e la 46esima strada.

Li feci sbattere uno addosso all’altra ma lì mi resi conto che sarebbe stato più complicato del previsto.

Un secolo fa una cosa del genere avrebbe dato il via ad una serie di convenevoli e con un semplice sguardo sarebbe iniziato tutto. Ora le persone non si accorgono delle altre. Tutti sono completamente immersi nei propri pensieri, isolati da quella che è la realtà. Chris quasi neanche la vide.

Così decisi di cambiare il luogo dell’incontro.

Jes lavorava in una delle migliori discoteche di New York e Chris quella sera aveva bisogno di un altro tipo di vibrazione. Aveva bisogno di battiti in 4/4. Aveva bisogno di perdersi tra la folla e la musica.

Ecco l’occasione che cercavo.

Immerso tra quelle persone eppure era solo.

Fu questo a fargli notare quella cubista. Lei non ballava per gli altri; ballava per se stessa.

Ci fu uno scambio di sguardi, l’attrazione fu immediata, tanto che lui si avvicinò e, senza sapere il perchè, cominciò a ballare con lei.

E lui non sapeva ballare; erano connessi.

Per un attimo il mondo scomparve, nella testa di Chris il beat diventava sinuoso e si trasformava in melodia, e per Jes lo spazio si ampliava fino a diventare senza tempo.

Ed ecco la mia ultima mossa; quella che mi permetterà di raggiungere il mio scopo.

Posai la mia mano sul piede di Jes e la feci scivolare, la seguii mentre cadeva.

La musica si fermò assieme al respiro dei due.

Finì esattamente tra le braccia di Chris.

Ora tocca a loro. Quello che ho fatto è stato indirizzarli uno verso l’altro in modo che si completassero a vicenda.

In modo che iniziasse qualcosa di nuovo.

Questo sono io.

Io sono il destino.

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