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L’esperienza sudamericana di Massimo Giraldi: il pattinaggio in Italia e nel mondo.

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Abbiamo voluto intervistare Massimo Giraldi, da anni ai vertici del pattinaggio mondiale, prima come atleta e poi come allenatore. Da parecchio tempo allena all’estero in vari paesi del mondo tra i quali Spagna, Portogallo, Olanda e Argentina. Proprio quest’ultima nazione lo ha fortemente interessato nell’ultimo periodo: infatti, dopo alcuni allenamenti svolti in concomitanza al Trofeo Filippini con alcuni atleti della Nazionale Argentina,  è stato contattato da Pablo Rodriguez per allenare in Italia una delegazione di atleti argentini e seguirli costantemente durante un periodo di tempo prolungato.

La svolta è avvenuta dopo Novara 2016. Qui è iniziato il rapporto ufficiale con la Seleccion attraverso le figure di Jorge Menichelli e Daniel Ventura. “Ho trovato”, racconta Massimo, “un ambiente molto più amplificato rispetto a quello italiano. Il numero di atleti che praticano questo sport è ovviamente proporzionato alla grandezza dell’Argentina. Ci sono degli allenatori giovani molto bravi e molto volenterosi di apprendere nuove nozioni riguardanti i metodi di allenamento più efficaci.”

Il lavoro più grande è stato quello di unificare le varie tecniche perché fino ad oggi è stato un paese con tantissime scuole indipendenti e la comunicazione tra di esse era praticamente nulla. Questo era la loro più grande lacuna. “Mi sono trovato benissimo perché, in vista dei WRG di Nanchino, mi è stata data carta bianca. Il mio obiettivo per il 2017 era quello di creare una SQUADRA, a modello della nostra Nazionale Italiana, dove i ragazzi legassero e gli allenatori seguissero una linea prefissata “, spiega Massimo.

L’Argentina ha tutte le carte in regola per surclassarci come nazione leader di questo sport. Hanno almeno una decina di giovani talenti tra Cadetti e Jeunesse che chiudono doppi axel e tripli interi. Nei prossimi anni probabilmente ci sarà un cambio generazionale che vedrà questi campioncini delle categorie giovanili gareggiare in categoria Junior ai mondiali e potrebbero esserci delle sorprese.

Quando i ragazzi dell’Albiceleste vengono in Italia si allenano con gli atleti di Massimo.
Si lavora molto anche fuori dalla pista, infatti, la
preparazione atletica è uno dei punti cardine sui quali si fonda la visione del pattinaggio made in Giraldi. Con gli atleti di punta ogni anno, in base ai temi dei programmi, ci si specializza con professionisti per caratterizzare ogni disco in modo preciso e attinente alla musica scelta. Per prepararsi all’avvento del Rollart, i Components e le Step Sequence sono diventati un momento importante all’interno delle ore di allenamento.
“Mi entusiasmano le novità”, continua Massimo, “le variazioni che questo metodo di giudizio sta imponendo, portano dei pro e dei contro: da una parte l’utilizzo dell’interpretazione, le Skating Skills e le Transition mettono alla prova la creatività degli allenatori e dei coreografi e questo mi da forza; le Step Sequence, invece, hanno dei parametri talmente rigidi che stanno rendendo molto simile la costruzione degli elementi ad alto livello”.

Confrontandosi con allenatori Russi ed Italiani di Danza sul ghiaccio, si riscontra la stessa  opinione: diventa difficile trovare delle combinazioni che rendano originale la costruzione delle serie di passi, quindi spesso le gare diventano tutte uguali e noiose.

Nel singolo i salti e le trottole tengono viva la competizione e l’interesse del pubblico anche se non se ne intende. “ Seguo sempre le gare di ghiaccio e sono innamorato di tutti i primi venti pattinatori al mondo, starei a guardarli per ore. Nel nostro mondo ci stiamo avvicinando pian piano alla spettacolarità dei nostri cugini. I miei punti di riferimento in questo momento sono Yuzuru Hanyu e Javier Fernandez. Uno dei pattinatori a rotelle che potrebbe raggiungere il livello di intensità artistica e tecnica del ghiaccio è Luca Lucaroni”.

È sempre difficile trovare gli stimoli per andare avanti ogni anno con ritrovata energia: “Spesso dico che sono stanco quando sono in pista, però non riuscirei mai a fare a meno del pattinaggio. Queste novità stanno creando in me rinnovata curiosità quindi sono molto carico per i nuovi progetti!

Foto R. Corbelletti

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