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Spettacolare. Questo è l’aggettivo per Andrea Aracu

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Speciale intervista pre-mondiale al campione di interpretazione. Andrea Aracu da sempre nel mondo delle rotelle sia per passione che per “famiglia” ci dedica cinque minuti prima della grande partenza per la Nuova Zelanda, solo per noi, risponde a qualche piccola domanda per conoscere meglio l’atleta italiano che è sempre stato ai vertici internazionali.

Un in bocca al lupo speciale da tutto lo staff di Skatingidea!

Quando sei nato e dove vivi?
Sono nato a Schio(VI), sono cresciuto a Spinea(VE) ed ora Vivo a Pescara

Cosa fai nella vita oltre che pattinare? Interessi particolari?
Continuo a “bazzicare” nell’ambiente del pattinaggio montando qualche coreografia e volte insegnando e la mattina lavoro in un’azienda di comunicazione.
Mi piace molto ballare e ascoltare musica di ogni tipo! E quando posso viaggiare!

Quando hai iniziato a pattinare, come nasce la passione?
A pattinare ho iniziato da piccolissimo per gioco dovendo passare molto tempo in pista con mia madre che insegnava e fino ai 14/15 anni ho continuato a farlo in questo modo. Poi ho iniziato a farlo dedicandomici di più per provare a diventare un buon pattinatore. Direi che la passione mi è stata sicuramente tramandata dai miei genitori ed è aumentata seguendo questo sport da vicino per molti anni, conoscendo e avendo l’occasione di vedere all’opera dei grandi campioni.

Gli allenamenti di Andrea…
Per quanto riguarda gli allenamenti abbiamo spesso problemi perchè dove vivo non abbiamo una pista dove poterci allenare sempre e dobbiamo adattarci ai pochi orari disponibili e spesso siamo costretti a viaggiare.
In ogni caso d’inverno,lontani dalle gare, l’allenamento con i pattini non è cosí frequente come d’estate e c’è più lavoro senza pattini e preparazione atletica. Mentre quando si avvicinano le gare il lavoro con i pattini aumenta notevolmente.

Che effetto fa la parola “mondiale” per te?
Per me la parola “mondiale” è speciale… È qualcosa che ho sempre sognato e per cui ho sempre lottato!

Quanto conta nella creazione del tuo programma libero o short la parte artistica?
Nel mio caso la parte artistica conta tantissimo. Non solo perchè credo che sia una delle cose in cui io possa esprimermi meglio ma anche perchè realmente per me è quello che rende speciale questo sport. Quello che emoziona…

Qual’è il tuo futuro in pista e…. fuori!
Ora penso a questo mondiale… in futuro penso che rimarrò sicuramente nell’ambito del pattinaggio al quale sono molto legato anche se non so so esattamente in che veste. Dopo la Nuova Zelanda mi aspettano una serie di esibizioni in Italia e in Spagna
mentre sicuramente a febbraio sarò in veste di allenatore, in Cile e Argentina per uno stage.

Hai mai pensato di passare al ghiaccio?
Per la veritá ho iniziato a fare ghiaccio a Piancavallo da piccolo ma avevo troppo freddo! E quando sono cresciuto ormai era troppo tardi (tecnicamente) per passare al ghiaccio.

Pattinatore che ammiri particolarmente?
Sono tanti i miei idoli! È difficile nominarli tutti. Nelle rotelle e nel ghiacchio! Nelle rotelle ad esempio Grandi campioni del singolo come Sandro Guerra, Scott Cohen, Samo Kokoroveç, Luca D’Alisera, Luca Lallai e altri ancora. Nel Ghiaccio Alexei Jagudin!!!!! Tutti questi sono campioni che rimarranno per sempre nella storia del pattinaggio perchè dentro la pista,oltre ad avere un bagaglio tecnio SPAVENTOSO, hanno dato delle grandi emozioni!

Quanto conta la “testa” per eccellere nello sport?  Moltissimo!!!! La testa fa la differenza !!!

Hai un particolare feeling con il pubblico femminile… credo che molte pattinatrici sono curiose della tua vita sentimentale!
… I’m single!

PALMARES

Italiani:
Vice campione italiano 2010 2011 2012
Europei:
Campione europeo 2008, argento europeo 2004 e bronzo 2007 e 2010
Mondiali:
6ºposto nel 2009, 4º posto nel 2010 e 3º posto 2011

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