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continua il sogno di Zanforlin-Degli Esposti

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Adesso è davvero ufficiale: il pattinaggio su ghiaccio italiano si arricchisce di due nuove importanti pedine, questa volta non provenienti d’oltralpe, bensì dal mondo delle rotelle: Marika Zanforlin-Federico Degli Esposti, dopo una luminosa carriera sulle quattro ruote, hanno scelto infine di provare a pattinare sulle lame, aprendo dunque una nuova fase della loro carriera sportiva. Filippo Ferrari di Doppio Axel ha incontrato Marika e Federico in quel di Baselga di Pinè, dove sulla pista del locale palaghiaccio stanno rifinendo la loro preparazione in vista della nuova stagione.
Ragazzi, quali motivazioni vi hanno portato a questa scelta?
Marika: È una scelta partita da noi, di comune accordo, che poi è stata pienamente avallata dalle nostre allenatrici. Visto che nelle rotelle abbiamo vinto praticamente tutto, quattro titoli mondiali, gli europei, i World Games, volevamo provare qualcosa di nuovo, alla ricerca di nuovi stimoli e di nuove motivazioni: ci siamo dunque detti, perché non provare sul ghiaccio? Ed eccoci dunque qui.
Federico: Non è stato un salto nel buio, ci siamo mossi con molta cautela, partendo in ogni caso dalla considerazione che le nostre caratteristiche tecniche, a detta di molti, potevano trovare un buon adattamento anche al pattinaggio su ghiaccio. Dunque, dopo varie prove, dal mese di maggio abbiamo lavorato con continuità presso la pista del Forum di Milano.
Pensate di poter puntare alle Olimpiadi?
Federico: Quello delle Olimpiadi è un bellissimo obiettivo, ma credo che oggettivamente sia presto per poter dire che noi possiamo essere in corsa per una partecipazione olimpica. Il lavoro da fare è molto lungo: vedremo, noi siamo molto concreti e pensiamo a fare un passo alla volta.
Marika: È chiaro che le Olimpiadi sono il nostro sogno nel cassetto, come del resto lo è per tutti coloro che iniziano una qualunque attività sportiva. Purtroppo le rotelle non sono sport olimpico e dunque per provare a realizzare il nostro sogno abbiamo cominciato questa nuova avventura.
Quello del ghiaccio è per voi un mondo da esplorare: avete seguito in questi anni le grandi competizioni internazionali?
Marika: In realtà poco, anche perché siamo sempre stati molto impegnati nella nostra attività sulle rotelle. È per questo che i nuovi regolamenti tecnici del ghiaccio li stiamo scoprendo solo ora.
Federico: ovviamente abbiamo seguito le Olimpiadi di Torino e in particolare la gara delle coppie e devo dire che il livello delle prime cinque coppie mi è parso in quell’occasione stratosferico.
Quali differenze avete riscontrato al vostro primo approccio con il nuovo ambiente?
Federico: nessuna in particolare, con i ragazzi del ghiaccio si è creato subito un bel rapporto. Tutti ci hanno accolto con simpatia e ci hanno incoraggiato. Va tutto molto bene.
Com’è pattinare su una superficie diversa? Più facile o più difficile di quanto vi aspettavate?
Federico: forse è più facile sul ghiaccio: il problema è che da parte nostra c’è l’abitudine di pattinare come le rotelle richiedono e dunque non è facile cambiare dopo venti anni di pattinaggio in un determinato modo.
Marika: sono d’accordo. Per noi è dura; ma ogni attività agonistica è dura: pensare alle gare che ci attendono ci fa credere che dobbiamo lavorare tanto, ma ciò non ci spaventa. Eravamo preparati all’idea.
Quando pensate di essere pronti per le prime gare?
Marika: beh, le prime gare sono ad ottobre, no? Dunque cercheremo di essere pronti per quelle competizioni, ma è presto per dirlo.
Federico: prima in ogni modo abbiamo in settembre un’importante scadenza: quella del test che la Federazione ha programmato per tutti gli atleti di interesse nazionale. In quella sede cercheremo di dimostrare alla Commissione Tecnica della Federazione le nostre capacità, eseguendo tutti gli elementi tecnici richiesti. Se ci riusciremo penso che entreremo, di fatto, nel novero della squadra nazionale italiana.
Marika: posso aggiungere che in tal senso stiamo andando bene e i progressi sono costanti.
Siete intenzionati a adattare al ghiaccio programmi che avete già proposto oppure volete costruirli da zero appositamente per il ghiaccio?
Federico: Per lo short dobbiamo ancora decidere. La Federazione ci ha chiesto di preparare un programma lungo e dunque su quello ci siamo concentrati. Non avendo molto tempo abbiamo ripreso il nostro ultimo programma di gara, quello dell’oro di Murcia, facendo delle opportune correzioni.
Marika: è un programma sulla musica di Schubert intitolata “La Morte e la Fanciulla”, una coreografia che ha preparato per noi Gabriele Quirini, l’allenatore del grande Luca D’Alisera, a cui noi siamo molto affezionati. L’idea di fondo del programma si ispira al film omonimo di Roman Polanski, a sua volta tratto da un famoso libro: è la storia di una fanciulla che in tempi di dittatura ha subito torture e che a distanza di anni incontra il suo torturatore, la Morte appunto, e si vendica.
Con chi vi siete allenati in questi mesi?
Federico: con Roberto Pelizzola e con Cristina Mauri: con Roberto abbiamo fatto com’è logico un lavoro meticoloso sulla pattinata, al fine di prendere dimestichezza con il corretto utilizzo dei fili; con Cristina abbiamo lavorato invece sugli elementi tecnici. Finché è rimasto a Milano, ci ha seguito e consigliato anche Pierre Trente.
Marika: in ogni modo ci segue costantemente anche la nostra allenatrice di rotelle, Maria Rita Zenobi, anche lei dunque coinvolta in questa nuova avventura.
Sappiamo che entrambi lavorate. Come riuscite a conciliare il vostro lavoro con gli allenamenti impegnativi cui vi sottoponete, anche pensando che le strutture sono abbastanza lontane da dove abitate?
Federico: Con una grande passione per questo sport: in realtà, sia io che che Marika abbiamo ottenuto dai nostri datori di lavoro il part-time e dunque abbiamo spazio per allenarci. Inoltre i nostri datori di lavoro sono diventati i nostri sponsor: la Conad di San Lazzaro di Savena e la Guerrato S.p.a. di Rovigo rispettivamente.
Marika: lavoriamo il lunedì, il martedì e il mercoledì: terminato il lavoro, il mercoledì sera facciamo le valigie e partiamo alla volta di Milano o come in questo caso di Baselga, dove ci alleniamo per il resto della settimana. Non è facile, poiché nelle rotelle non eravamo abituati a questa situazione, ma ci stiamo abituando.
Dunque, un tour de force notevole che spaventerebbe chiunque: non Marika e Federico che con grande umiltà ed entusiasmo stanno portando avanti un progetto difficile ed ambizioso, che se proseguirà positivamente potrebbe spalancare loro le porte di una partecipazione ai prossimi Europei di Zagabria. L’appuntamento è fissato quindi con le prime gare nazionali: nel frattempo ai due nostri grandi campioni un grosso in bocca al lupo!Filippo Ferrari

ArtOnIce ringrazia Marika e Federico, Filippo Ferrari e Doppio Axel per la disponibilità, tutti gli approfondimenti su Marika Zanforlin-Federico Degli Esposti su www.doppioaxel.it

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