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Il presidente Aracu risponde a Tanja Romano

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QUi l’articolo del fine carriera di Tanja

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Ecco come risponde, il Presidente Aracu, all’intervista della campionessa:
«Tanja ha rifiutato un lavoro in Federazione»
09 marzo 2011 — pagina 44 sezione: Sport di Riccardo Tosques

TRIESTE «Circa due anni fa ho proposto a Tanja di spostarsi a Roma per venire a lavorare alla Fihp, ma lei non ha voluto accettare». Sabatino Aracu, presidente del gruppo del Popolo della Libertà alla Camera nonché massima carica della Federazione italiana hockey e pattinaggio, replica così alla pluricampionessa mondiale di pattinaggio artistico ritiratasi pochi giorni fa dall’attività agonistica. La Romano aveva evidenziato come Aracu non aveva mantenuto la promessa di trovarle un’occupazione lavorativa in un corpo militare. «Tanja mi aveva espresso la sua richiesta di trovarle un’occupazione nel Corpo forestale anche perché dotato di un centro sportivo, ma qui il pattinaggio non è contemplato tra gli sport» – prosegue Aracu – «indipendentemente dal fatto che il pattinaggio non sia uno sport olimpico». Il presidente della Fihp ha poi evidenziato il suo lavoro all’interno del Parlamento «per fari riconoscere a tutti i campioni sportivi di un certo calibro un punteggio particolare nei concorsi pubblici: ritengo che chi ottiene certi risultati dando immagine e lustro all’Italia meriti un trattamento preferenziale». Per cercare una soluzione Aracu racconta di una proposta fatta alla Romano: «Circa un paio di anni fa eravamo in sottonumero qui in Federazione e quindi ho detto a Tanja di venire a Roma, ma lei ha declinato l’offerta in quanto voleva riuscire a trovare lavoro a Trieste o in Toscana». Aracu ha chiosato così: «Quello che potevo fare l’ho fatto, vorrei davvero aiutare i campioni a rimanere a casa loro però è difficile. Come ultima offerta posso dire a Tanja di venire a lavorare presso la mia azienda famigliare che si occupa di comunicazione». Unico inghippo: per accettare l’offerta di lavoro sarebbe necessario un trasferimento in Abruzzo.
http://ricerca.gelocal.it/ilpiccolo/archiv…_44_168895.html

dal sito ufficiale del Polet (www.polet.it)

La migliore pattinatrice di tutti i tempi, la Signora del pattinaggio mondiale , la detentrice di 15 titoli di Campionessa del mondo che ha segnato con le sue imprese nove anni di storia del nostro sport, ha preso la sua decisione ed ha concluso la sua avventura agonistica.
Una splendida avventura che ha destato in noi ammirazione, amore e orgoglio, perché è venuta fuori dalla nostra Società, dalla nostra comunità che l’ha sempre seguita con trepidazione durante le faticose trasferte che l’hanno portata a gareggiare in quattro continenti diversi.
I soci più vecchi del Polet la ricordano piccina, con le sue trecce alla Pippi Calzelunghe, che volteggiava per ore in pista tentando di eseguire gli esercizi e le coreografie degli atleti più grandi.
E poi le prime gare: un immenso talento che non veniva sempre ricompensato con valutazioni favorevoli, ma che pian piano è emerso e si è affermato per la sua grande caparbietà e ambizione.
Un breve periodo di crisi psicologica tra le categorie jeunesse e juniores, ma poi insieme a Mojmir, il suo allenatore, la ripresa di convinzione e l’affermazione definitiva ai vertici nazionali, europei e mondiali nella categoria seniores.
Un atleta se vuole riuscire deve rinunciare a tante cose: ai divertimenti con gli amici, alle vacanze, ecc. Tanja l’ha sempre fatto con naturalezza, convinta dei suoi obiettivi: diventare una grande, una vera Campionessa del mondo. Quante volte l’abbiamo vista sudare, arrabbiarsi in pista, talvolta cadere e farsi male, ma anche reagire sempre, non arrendersi neanche di fronte alle difficoltà di natura fisica, agli infortuni. Una delle sue gare più belle in Australia, con una microfrattura alla tibia. Tanja ha sempre dato tutta se stessa, con la generosità che contraddistingue soltanto i grandi campioni.
Ora ha deciso di smettere. Dal punto di vista sportivo ha raggiunto tutti i suoi obiettivi, in Portogallo ha dimostrato di essere sempre la n.1, ma ora ha giustamente deciso di riprendersi una vita più normale, di cominciare, dopo tanti anni, a prendersi anche qualche soddisfazione personale, privata.
Il suo pattinaggio ovviamente non finisce qui, si interrompe la fase agonistica, ma lei continuerà ad incantare i suoi ammiratori con le esibizioni che ha sin d’ora in programma.
Noi contiamo di vederla quanto prima nel nostro impianto per ringraziarla di ciò che ci ha dato e per brindare insieme a lei per uno splendido futuro!

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