scritta da Fabio Signorini
E’ sicuramente il commissario tecnico più medagliato nell’ambito delle discipline sportive del Coni, probabilmente un caso unico nel panorama dello sport mondiale anche se una classifica in questo senso è molto difficile da stilare. Antonio Merlo, alla guida della nazionale azzurra dal 1990, nel corso della sua carriera ha vinto tantissimo ed ha contribuito all’affermazione della scuola italiana nel mondo mantenendo sempre fede alle convinzioni sue e del suo staff. Gli abbiamo chiesto di raccontarci il “suo” mondiale Taiwanese.
Tutti gli anni prima della partenza per un mondiale non faccio previsioni riguardo le medaglie (anche se conosoco il potenziale straordinario che ho a disposizione) in quanto ogni gara ha la sua storia. Le scelte che ho fatto insieme allo staff azzurro, ancora una volta sono risultate vincenti.
La bravura dei nostri atleti questa volta ha superato il limite non tanto per le qualità tecniche risapute ma soprattutto per la capacità di adattarsi a quella pista a dir poco oscena che cambiava il livello di tenuta dall’allenamento alla gara e viceversa.
Devo dire che la preparazione tecnica in generale è migliorata soprattutto in quelle nazioni che si sono appoggiate alla nostra scuola come la Francia, la Spagna, la Germania, la Colombia e Taiwan, ma la differenza la fa comunque ancora il talento dei nostri atleti e la capacità di gestire la gara, caratteristica in cui al momento non abbiamo rivali.
I nostri ragazzi hanno dato il massimo raccogliendo ancora una volta tante medaglie: basti pensare che nelle varie specialità solo pochi atleti non sono saliti sul podio piazzandosi al 4° o 5° posto.
Le stelle del mondiale: Roberto Riva, 3 ori con uno short da favola e strepitoso libero; Tania Romano 2 ori per la signora del pattinaggio, di lei si può dire solo che è stata fantastica; i fratelli Gasparini nella danza hanno coronato il loro sogno mondiale, davvero bravissimi; Venerucci/Guarise nelle coppie artistico con due prestazioni a dir poco da pelle d’oca sono stati eccezionali; Daniel Morandin alla sua prima gara mondiale ha dettato legge; Silvia Marangoni continua a stupire per la continuità di rendimento e poi il tris storico nel libero femminile di Tanja Romano, Rosalba Genito e Annalisa Graziosi.
Non vi sono parole per la generosità di rimettersi in gioco nonostante alcuni passi falsi da parte di Andrea Barbieri argento nel libero, un atleta da indicare come esempio per le nuove generazioni per la semplicità, la sportività e signorilità.
Grande prova di De Candido-Pontello nelle coppie danza, di Candida Cocchi 2° negli esercizi obbligatori (vittoria sfumata per 3 piazzamenti a 4) e sempre negli esercizi obbligatori 3° posto per la grandissima Cristina Giulianini al suo ultimo mondiale. Un grazie particolare per tutto quello che ci ha dato nel corso della sua lunga e brillante carriera.
Pierluca Tocco è un grande, riesce a trascinare il pubblico ovunque, con lui lo spettacolo è assicurato, anche se a volte la sua voglia di dare lo penalizza.
Anna Remondini e Alessandro Piva, alla loro seconda esperienza senior, sono stati bravissimi: ci siamo illusi vedendo il tabellone elettronico del 3° posto ma purtroppo erano 4°. Non importa, hanno fatto un grande mondiale e hanno un grande avvenire.
Nelle coppie artistico dietro Sara e Matteo, Pasquini/Postiglione sono stati bravi per il 2° posto nonostante la penalizzazone, ora ci aspettiamo un salto di qualità; Iacarelli/Decembrini hanno commesso qualche errore di troppo ma con elementi tecnici elevati hanno conquistato la medaglia di bronzo.
Alessandro Spigai nel solo dance ha conquistato il terzo posto come Marco Viotto nell’in line, per entrambi prestazioni grintose ed efficaci.
Starordinaria la prestazione complessiva nei grandi gruppi show con il primo posto di Revival “Jokers” e il terzo di New Age “Pinocchio Factory“, come pure nei piccoli gruppi con il 1° posto di Renovation “Odi Et Amo” e il 3° di Evolution “Magma.
Nel Precision siamo arrivati ad un passo da un titolo storico con il 2° posto di Precision Team “Short Track” e il 3° di Sincro Team “Mediterranea” La squadra junior ha gareggiato in situazioni più difficili rispetto alla senior per le condizioni della pista, si sono viste annullare prove per impraticabilità del campo cosa mai successa ad un mondiale. Nonostante le difficoltà gli atleti sono stati bravi a non cadere in paranoia e hanno saputo adattarsi alle situazioni, dimostrando la maturità necessaria per il futuro da senior. Si sono vinte 6 medaglie d’oro: due con Debora Sbei (libero e combinata), le altre con Elis Carriero obbligatori, Dario Betti libero, Di Palma-De Dura nella danza e con Benedetti-Bartelloni nelle coppie artistico. Bravi anche gli atleti che si sono aggiudicati l’argento, Cristina Trani nel libero, Luca Zanchetta nella combinata e Melucci/Garelli nelle coppie artistico. Le altre medaglie della spedizione dei più giovani sono state il bronzo di Luca Zanchetta negli obbligatori e il terzo posto di Ambra Benedetti nella solo dance. La categoria junior è l’anticamera per il grande salto, sono convinto che con l’umiltà e il lavoro continuo tanti di questi atleti daranno grosse soddisfazioni alla ns. Federazione. In questo mondiale si sono vinti in totale 17 ori, 9 argenti, 10 bronzi, direi siamo entrati nella storia con tutte le altre medaglie vinte dal 1990 (penso circa 100 ori senior e 70 ori junior). Per concludere vorrei ringraziare di cuore tutto lo staff tecnico per il lavoro svolto, a volte in condizioni al limite dello sfinimento ma sempre con la voglia di dare di più, lo staff medico pronto a qualsiasi emergenza, i tecnici dei club che lavorano tutto l’anno con questi atleti portati al mondiale perfettamente preparati, le persone vicine alla nazionale, la Scuola Italiana pattinaggio che ogni anno propone nuovi bravi allenatori, l’addetto stampa puntuale a diffondere notizie in tempo reale ed infine la Federazione che nonostante le difficoltà economiche ci permette di poter presentare sempre una nazionale leader nel numero dei partecipanti e di conseguenza nei risultati.
Antonio Merlo