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Sogni da campioni del mondo, l’intervista alle splendide ragazze del gruppo Division di Portogruaro.

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Eccoci qui con le neocampionesse del mondo del gruppo Division. Sensazioni, emozioni e pensieri ?

Vincere il Campionato del Mondo è una delle gioie più grandi che un pattinatore può provare: è stata l’incoronazione di una brillante annata di duro lavoro e di grandi sacrifici. Non possiamo che essere felici e onorate di portare un’altra medaglia d’oro al collo dopo quella ottenuta con “l’Armata Cosacca” a Friburgo nel 2009, senza dimenticare la medaglia d’argento ottenuta l’anno scorso ad Auckland con “Colpo di fortuna”. E’ una sensazione fantastica che ci motiva e ci spinge a continuare con forza e determinazione il nostro lavoro. Sudore, fatica ma anche tenacia e puntualità negli allenamenti è ciò che serve.

Oltre alla tecnica e alla pulizia che vi contraddistingue, il programma di quest’anno aveva qualcosa in più che vi ha fatto volare in alto. Cosa secondo voi?

Il programma di quest’anno è stato ideato, studiato e realizzato dai nostri allenatori nei minimi dettagli e noi atlete abbiamo cercato di seguire alla lettera ciò che l’idea richiedeva, lavorando duramente sia sulla tecnica che sull’interpretazione del personaggio, cercando di renderlo il più possibile realistico e coinvolgente. Sicuramente la musica, composta appositamente per questa coreografia, è stata  trascinante e piena di effetti che richiamavano i suoni e l’atmosfera della Monument Valley. Anche il nostro abito di gara ha contribuito alla realizzazione dell’idea dando maggior enfasi e spettacolarità al personaggio interpretato.

Forse è proprio questo tipo di lavoro minuzioso, questo mix di giusti elementi che ha reso il programma all’altezza della competizione e del titolo ottenuto, senza dimenticare, ovviamente, la costruzione tecnica del disco e la sincronia degli elementi in pista.

Prima di partire per Taipei vi aspettavate di tornare con un risultato così importante?

Crediamo che sia normale e condivisibile da tutti che, ottenuta una convocazione ad un Campionato del Mondo, ogni gruppo si alleni con l’obiettivo della vittoria. Preparandoci a questa competizione così importante sicuramente ci siamo create delle aspettative, cercando di valutare bene ogni elemento della competizione perfezionando ogni singolo dettaglio della coreografia. Gli allenamenti, infatti, sono stati molto intensi e strutturati proprio per l’alto livello della gara: ci siamo preparate per essere competitive al massimo e per giocarci fino all’ultimo il tutto.

Eravamo consapevoli, poi, che gli avversari si sarebbero presentati con la grinta e la carica che richiede tale competizione e noi non potevamo essere da meno!

Il piccolo gruppo Division è stato il primo a portare la tecnologia led nei costumi. Quest’anno praticamente tutti i gruppi ne hanno fatto uso. Cosa ne pensate?

Ci fa piacere che un’idea partita da noi abbia riscosso un gran successo! I nostri costumi sono sempre studiati e realizzati in ogni piccolo particolare, l’originalità è qualcosa che ricerchiamo ogni anno e che ci contraddistingue da sempre. E’ positivo il fatto che altri gruppi ne abbiano fatto uso. Possiamo dire che il “DIVISION fa tendenza”!

Cosa avete pensato non appena uscito il punteggio? Ci siete sembrate giustamente un po’ perplesse dal momento che si andava dall’8.2 al 9.5 di tecnico. Che spiegazioni vi siete date per questo enorme gap?

Appena uscito il punteggio eravamo perplesse, è vero! In effetti, non abbiamo ottenuto una votazione che ci ha permesso  un distacco che potesse assicurarci, fin da subito, la vittoria. Tra l’altro, fino a quel momento, non eravamo a conoscenza dei punteggi dei gruppi che avevano pattinato prima di noi…. una volta uscita la nostra votazione, comunque, abbiamo continuato a non vivere la gara con tranquillità, “l’ansia del punteggio” era tanta!

E’ vero che c’è stato un gap nella nostra votazione tra un giudice e l’altro; in ogni caso noi abbiamo sempre pensato, affrontando ogni nostra competizione, che “ogni giudice ha il diritto di assegnare il punteggio che ritiene più giusto e non è compito nostro giudicare”.

Quali erano i gruppi più temuti per quanto riguarda la gara dei piccoli gruppi?

Quest’anno il campionato del mondo categoria piccoli gruppi si è presentato con molti avversari: sicuramente c’era più di qualche gruppo che poteva ambire alla vittoria. I gruppi spagnoli si confermano ogni anno ai vertici delle classifiche, e quindi erano forse gli avversari più sentiti e temibili, anche perché all’ultimo Campionato Europeo svoltosi a Modena,  non ci hanno fatto conquistare l’oro per un soffio . Altro gruppo di altissimo livello tecnico e coreografico è l’italianissimo “Roma roller team” che all’interno della propria squadra annovera pattinatori di alto livello e un campione come Alessandro Spigai. Infine  i gruppi sudamericani, a partire dal gruppo Brasiliano e, in particolar modo, quelli argentini che ogni anno si presentano sempre più preparati e agguerriti.

Grande assente di quest’anno il piccolo gruppo Evolution . Voi che per anni siete stati i diretti avversari, avete vissuto con più serenità quest’anno di competizioni?

Il piccolo gruppo Evolution è sempre stato un avversario molto forte e temibile e la competizione tra di noi è sempre stata sana e di altissimo livello. Sicuramente con la loro assenza è mancato al campionato lo spettacolo tecnico e artistico che ogni anno ci stupiva. Per contro, non possiamo dire che la loro assenza ci abbia fatto vivere la gara più serenamente poiché altri gruppi sono cresciuti di livello e di conseguenza sono diventati altrettanto temibili.

Raccontateci un po’ da chi è composto il gruppo, chi sono allenatori e coreografi, come vengono creati i fantastici costumi che ogni anno esibite e quali sono i vostri programmi futuri.

Il nostro gruppo è composto da otto ragazze di età compresa tra i 18 e 23 anni provenienti dalle province di Treviso e Venezia, siamo: Lisa Biasioli, Laura Biasotto, Margherita Battistella, Silvia Fusidati, Rebecca Genchi, Sara Lunanova, Ilenia Martini e Michela Nogarotto . Siamo molto amiche, affiatate e questo tipo di esperienze ci unisce sempre di più. Siamo un gruppo giovane allenato da Roberto Callegher e Benedetta Martini che creano l’idea e curano l’aspetto tecnico e coreografico.

I costumi vengono ideati dagli allenatori con la consulenza di esperti del settore per la ricerca delle stoffe e degli accessori, senza dimenticare la fondamentale collaborazione dei genitori. I traguardi raggiunti sono dati anche da quest’enorme famiglia che si chiama Division, fatta di persone che dietro le quinte lavora per raggiungere l’obiettivo comune per tutti.

Tornate da Taipei abbiamo subito ripreso gli allenamenti e ci stiamo preparando per i prossimi campionati regionali dove presenteremo il nostro nuovo programma di gara, consapevoli che le aspettative nei nostri confronti saranno altissime, vogliamo essere all’altezza del titolo che abbiamo appena conquistato e se possibile fare sempre meglio.

Author: Giulia Gobbo

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