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#sochi2014 Carolina un bronzo che sa di oro. Stupenda.

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Kostner di bronzo, Sotnikova oro fatto in casa.

Dove trovi tutta questa serenità è un mistero. Sarà la fiducia totale nel suo staff, l’amore della famiglia e dei suoi cari, l’”amicizia speciale” di Tomas Verner, che anche stasera non si è perso l’esibizione della gardenese. Carolina Kostner si leva la scimmia che aveva sulla spalla e pattina al meglio. Torino 2006 e Vancouver 2010 sono alle spalle. C’è un’arena, l’Iceberg, impazzita di gioia per l’oro di Adelina Sotnikova, che fa dimenticare l’indigesto quinto posto della baby Yulia Lipnitskaya. E chiude la carriera della coreana Yu Na Kim, per qualcuno penalizzata da giudici casalinghi. E c’è Carolina, che può festeggiare la prima medaglia olimpica. “Sono felicissima: è stata una gara magica e il risultato è stata la ciliegina sulla torta. Sono contenta per me e per tutta la gente che mi è stata vicina. Sono entrata in pista concentrata, solo per fare del mio meglio. Da Torino 2006 a oggi il viaggio è stato lunghissimo. Quattro anni fa, a Vancouver, pensavo di aver raggiunto il mio limite, ma poi mi sono accorta che pattinare mi mancava. Il team alle mie spalle mi ha protetto molto in questo percorso e mi ha coccolato parecchio anche in questi giorni”. I giornalisti stranieri si stupiscono ancora una volta della sua grazia e della sua eleganza nell’interpretazione. Stasera è toccato al Bolero.

“Chissà, forse è perché ho un nonno che è stato direttore dell’Accademia d’Arte di Bolzano e tanti altri artisti in famiglia, oltre agli sportivi, mia cugina di secondo grado Isolde e a mio padre Erwin che hanno rappresentato l’Italia ai Giochi. Ma il mio lato artistico è sempre stato abbastanza sviluppato. E con la mia coreografa Lori Nichol cerchiamo di portarlo sul ghiaccio”.

Ora che è finalmente arrivata la tanto sospirata medaglia a cinque cerchi, per chi aveva già in tasca cinque medaglie mondiali e nove europee pare difficile trovare ulteriori motivazioni. “Sì, penso che sarà la mia ultima stagione – ammette Carolina – e di sicuro non intendo più dedicare tanto tempo agli allenamenti. Per arrivare fin qui mi sono esaurita fisicamente e mentalmente. Ora ci sono i Mondiali di Saitama, poi vedrò. Ognuno deve seguire la propria strada nella vita, qualche volta bisogna avere pazienza. Avevo una montagna davanti e vedevo che mancavano pochi passi per arrivare alla cima”. Ma da un podio Olimpico il panorama deve proprio mozzare il fiato.
RIGUARDA IL VIDEO  DELLA SPLENDIDA CAROLINA

YU-NA KIM ANNUNCIA IL RITIRO

Se per i giudici delle Olimpiadi l’oro è andato ad Adelina Sotnikova, la sudcoreana Yu-Na Kim è sata certamente la pattinatrice più apprezzata dal pubblico di tutto il mondo. Campionessa mondiale di Vancouver, argento ieri solo per le oscure magagne delle alte sfere russe, la ventitreenne ha confermato le voci che la volevano all’ultima competizione in carriera. La Kim non parteciperà neanche ai Campionati Mondiali di marzo, che si terranno in Giappone.

“Questa volta è stata diversa rispetto al 2010 perché non c’era un obiettivo chiaro… Quattro anni fa, sarei stata pronta a morire per la medaglia d’oro, ma quest’anno non c’era un desiderio così forte“.

Oltre alle due medaglie olimpiche, la Kim chiude la sua carriera con sei medaglie iridate, di cui due ori, un titolo mondiale junior e numerose vittorie nel circuito dei Grand Prix. Per far capire il suo valore, basta dire che la sudcoreana non è mai scesa dal podio considerando tutte le competizioni disputate in carriera.

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