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Portimao 2010: le gare di giovedì

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QUI LE FOTO > INFO@RANIEROCORBELLETTI.COM

RISULTATI UFFICIALI

14.25 – 16.00 COMPETITION SOLO DANCE LADIES COMPULSORY
16.00 – 17.00 COMPETITION SOLO DANCE MEN COMPULSORY


Alla Portimao Arena hanno preso il via le gare della solo dance, tra le più attese dal pubblico portoghese a dire il vero non molto numeroso. Tra le ragazze la situazione sembra ancora da definire con la nostra Paola Fraschini, attualmente seconda, ma vicinissima all’americana Erin Ovens-Scalzitti che la precede. Buono anche l’esordio mondiale di Valentina Mocali che occupa la terza posizione. Anche in campo maschile un secono e terzo posto per gli atleti italiani Daniel MorandinDiego Brun ma in questo caso la situazione sembra più definita a favore del beniamino locale Hugo Chapouto

17.00 – 19.30 COMPETITION LADIES SHORT PROGRAMME

La gara dello short femminile andata in onda alla Portimao Arena è stata una di quelle per cui ha senso amare il pattinaggio artistico, quando tecnica, atletismo, stile si fondono mirabilmente e la classifica viene determinata dal confronto ad alto livello delle diverse eccellenze e non da una gara “a chi sbaglia di meno”.
Per i colori azzurri la prima ad entrare in pista è stata Tanja Romano che ci ha regalato l’ennesima prestazione d’autore, con la padronanza stilistica assoluta per cui è ammirata in tutto il mondo e l’esecuzione di elementi tecnici molto impegnativi. L’unica incertezza di Tanja nella catena triplo toe-loop/triplo rittbergher arrivata a due piedi. Al termine del programma tutto il pubblico in piedi per una standing ovation meritatissima.
Dopo una quindicina di atlete che ad essere sinceri non hanno lasciato il segno è stata la volta di Debora Sbei: conosciamo da anni le sue qualità tecniche e caratteriali ma era difficile prevedere che dopo lo short di Tanja, con il punteggio che aveva preso, Debora potesse fornire una prestazione da primo posto in classifica. Come agli europei di Vic, tutto perfetto, la catena triplo toe-loop/triplo salcow, il triplo toe-loop, il doppio axel eseguiti senza la minima indecisione, pulizia assoluta. In attesa del punteggio, il pubblico ha tributato a Debora una nuova standing ovation e non è successo spesso di vivere due volte nella stessa gara momenti così intensi dal punto di vista emotivo. Verso la fine ha gareggiatoCristina Trani, un’atleta di grandissime potenzialità che a volte soffre il momento agonistico e purtroppo non riesce ad esprimersi a pieno. Per lei l’errore nell’arrivo del triplo salcow della catena che sembrava già fatta con il triplo toe-loop e un liscio nel doppio axel. Uno splendido triplo toe-loop eseguito in piena velocità ha consentito comunque a Cristina di piazzarsi in una posizione consona al suo valore. Oggi la finale del libero, ricordando che Tanja e Debora sono in lotta anche per il titolo della combinata.

19.30 – 20.30 COMPETITION DANCE OD

L’original dance spesso rappresenta il momento decisivo nelle gare della danza e pensiamo che anche per il Mondiale 2010 possa essere così: dopo gli obbligatori che avevano visto prevalere la coppia americana Heather Menard/Kyle Turley, l’o.d. ha portato in testa alla classifica la coppia campione del mondo in carica formata da Melissa Comin De Candido/Mirko Pontello: nella performance di ieri, in alcune sequenze, Melissa e Mirko hanno perso un po’ di fluidità ma dal punto di vista dei contenuto tecnici e delle capacità espressive sono stati sicuramente superiori ai loro avversari. Heather e Kyle sono due atleti splendidi ma a volte presentano programmi dalla costruzione inadeguata per una coppia che vuole vincere il titolo. Hanno pattinato al meglio, brillanti, sicuri, coinvolgenti, le altre coppie italiane in gara Elena Leoni/Filippo ForniChiara Alberini/Alessandro Spigai che occupano al momento la terza e quarta posizione.

20.30 – 21.45 COMPETITION PAIRS LONG PROGRAMME

La finale delle coppie artistico di ieri sera, oltre ad offire il consueto grande impatto spettacolare, era carica di significati non solo strettamente agonistici. Il ritorno sulla scena internazionale di Laura Marzocchini ed Enrico Fabbri con la volontà di rimettersi in discussione dopo il mondiale vinto in Australia nel 2007, l’esordio iridato di Sara Venerucci e Danilo Decembrini a conclusione di un periodo sicuramente turbolento, le condizioni fisiche imperfette di Daniele Ragazzi che facevano temere una forzata rinuncia della coppia campione del mondo in carica.
La serata ha mantenuto le aspettative offrendo uno spettacolo davvero degno di nota. Giulia Merli e Daniele Ragazzi, entrati nel penultimo gruppo, sono stati i primi ad esibirsi tra gli azzurri. La loro prestazione è stata sicuramente condizionata dalle condizioni fisiche imperfette ma Giulia e Daniele hanno dimostrato ancora una volta grande carattere portando a termine un programma complessivamente positivo.
Anche da parte degli appassionati stranieri, per tanti motivi, c’era curiosità nei confronti di Sara Venerucci e Danilo Decembrini che si sono presentati al mondo del pattinaggio con un campionato da incorniciare. Nel programma lungo hanno inserito con successo il triplo rittbergher e il triplo salchow lanciati, sollevamenti di alto livello, un pattinaggio giovane e brillante con una parte conclusiva in cui Sara (che da bambina è sempre stata bravissima ma pattinava con il broncio) ha potuto finalmente esprimere la gioia per essere tornata protagonista nel suo mondo. Hanno chiuso la gara Laura Marzocchini/Enrico Fabbri che ben al di là dell’esito agonistico sono due signori del pattinaggio, da apprezzare per l’entusiasmo e la freschezza mentale dimostrata. Purtroppo l’errore nello short e l’arrivo imperfetto del doppio axel nel lungo hanno impedito a Laura ed Enrico di lottare per il titolo in modo più ravvicinato. In ogni casa il programma finale è un concentrato di classe, tecnica, maturità stilistica, arricchito da alcune sequenze davvero originali.
Tra i nostri si è inserita al terzo posto la coppia americana Aubrey Orcutt/Robert Hines, atleti che avrebbero anche buone potenzialità purtroppo penalizzati da una tecnica di base inadeguata.

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