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Nicola Marenda e Martina Camana, la gioia mondiale

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nicola marenda

Siamo arrivati al giro di boa di questo campionato mondiale di Novara.
Dopo una lunga giornata di gara, noi dello staff di Skatingidea abbiamo fatto una pausa per la cena. Uscendo dal palazzetto ci siamo imbattuti in due protagonisti della gara di solo dance junior: Nicola Marenda e Martina Camana.

Allo stand di Myrenty, immersi nel luccichio degli strass, abbiamo iniziato a chiacchierare.

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Nicola si è detto contentissimo della sua danza obbligatoria, il rocker foxtrot che lo aveva già messo in buona luce agli occhi di tutti. E’ tuttavia un po’ amareggiato per la prestazione della style dance, che lo ha visto piazzarsi al secondo posto. Contentissimo invece per l’esecuzione del libero, anche se non ha voluto esagerare per paura di poter commettere degli errori fatali. Ecco che dunque ha preferito presentare un disco pulito e privo di errori, scelta che però non gli ha permesso di sorpassare il portoghese José Cruz, facendogli comunque vincere una meritatissima medaglia d’argento.
Ancora un po’ emozionato per l’esperienza appena vissuta, Nicola ha voluto ringraziare la sua società Roll Club Scuola Pattinaggio Padova, i suoi allenatori e tutti quelli che sono venuti fin qui a sostenerlo, nonché quelli che lo hanno incitato da casa.

Mentre finiva di parlare, un gruppo di ragazze argentine si è avvicinato con l’atteggiamento timido ma implacabile che è tipico delle sue fan. Come tutti sappiamo infatti Nicola gode di una smisurata celebrità, soprattutto con le teenagers.
Dopo la foto di rito, il vice campione mondiale si è congedato con una piccola nota, affermando che sarebbe stato più entusiasmante gareggiare prima (la gara è finita all’una di notte), potendo da un lato godere meglio della carica che un pubblico presente in maggior numero avrebbe garantito e dall’altro sopportare meglio la stanchezza di una lunga giornata (le prove sono iniziate alle 6.40 di mattina).
Lo stesso concetto è stato espresso anche da Martina Camana, che abbiamo incontrato a cena. Si è detta contentissima per la medaglia d’oro conquistata, anche se è stata molto sudata. Dopo la caduta nel libero era letteralmente disperata; é addirittura uscita dal palazzetto con pattini ai piedi e body indosso, differentemente da come fa di solito. Lo sfogo di rabbia e tristezza si è poi trasformato in pura gioia, quando assieme agli allenatori ha scoperto che la svista non le era costata il titolo iridato. Una grandissima emozione per lei, che ha visto coronato il suo sogno vincendo il primo mondiale.

Per quanto riguarda il programma libero che ha scelto, Rabbia e Tarantella, ci ha confidato che è lo stesso che il suo allenatore, Christian Righetti ha presentato in pista da cadetto. Era importante per lei portare un pezzo di lui in pista, visto che lo considera un secondo padre.

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Ci siamo congedati con un pensiero di Martina che secondo noi è veramente stupendo:

“Il pattinaggio è pura gioia, ogni volta che entro in pista lo faccio solo ed unicamente per stare bene”.

 

-MGM-

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