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il ritiro di Andrea Barbieri

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da www.doppioaxel.it

Dopo quello della grande Tanja Romano e quello del famoso pattinatore argentino Daniel Arriola, nel mondo del pattinaggio artistico a rotelle si deve registrare un ulteriore doloroso ritiro: Andrea Barbieri, due volte campione del mondo e in particolare campione del mondo in carica, ha informato la Federazione Italiana Hockey e Pattinaggio (FIHP) di aver interrotto la propria attività agonistica. Il campione trevigiano ha preso questa decisione al termine di una lunga carriera, che solo negli ultimi anni ha visto il suo pieno coronamento con la conquista dei titoli mondiali citati, il primo nel 2009 a Friburgo e il secondo nel 2010 a Portimao. Atleta da sempre cresciuto in quella vera e propria fucina di campioni che è lo Skating Club Oderzo, sotto la guida di Ruben Genchi prima e di Anna Cocco poi, Andrea ha cominciato a vincere molto già fra gli juniores, tanto che nei Mondiali di categoria di Firenze 2001 seppe conquistare il titolo iridato. Successivamente, approdato nella categoria assoluta, ha spesso trovato sulla propria strada due fuoriclasse straordinari come Luca D’Alisera e Roberto Riva, dovendosi in tal senso “accontentare” di medaglie iridate eccellenti, ma mai del metallo più pregiato. È così che per ben cinque volte (03, 04, 05, 07, 08) ha vinto la medaglia d’argento, abbinando a tali eccellenti risultati anche quattro bellissimi titoli italiani. Ma Andrea Barbieri non è stato soltanto un singolista eccezionale, ma anche un valido pattinatore di coppia: insieme alla propria partner Irene Nardo, riuscì dapprima a laurearsi campione del mondo junior nel 2002 e, successivamente, a realizzare un’impresa, riuscita in passato a pochi pattinatori, ovvero vincere due medaglie nella stessa edizione dei Mondiali, in due specialità diverse: accadde nel 2004 a Fresno, negli Stati Uniti, allorchè dopo l’argento nel singolo, colse la medesima medaglia nelle coppie alle spalle dei famosi Marika Zanforlin/Federico Degli Esposti. Il campione veneto dunque abbandona l’attività all’apice della propria carriera, lasciando un vuoto notevole nel movimento del pattinaggio internazionale maschile, che a questo punto, orfano di tanti protagonisti, sembra destinato ad infiammarsi per il prevedibile duello Sturmer-Betti, gli unici rimasti di un’intera generazione di medagliati mondiali. Barbieri ovviamente non lascerà il mondo del pattinaggio, dal momento che insieme all’altro ex-azzurro Marco Viotto, si dedicherà all’insegnamento presso il proprio club di origine.

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